Questo blog iniziò anche grazie a Patrizia Cavalli, la sua ispirazione incontrò grandi motivazioni e passioni. L'amore rende tutto magico e caparbio. L’ho conosciuta un’estate sui trent'anni; ero solito andare in giro con un cappello di paglia comperato alla fiera Mercanzia a Certaldo e lo facevo "sborone", convinto tuttavia di non essere mai troppo oltre o fuori luogo.. vivevo appassionato e soprattutto innamorato, innamorato di una donna che s'incastrava con me in qualcosa di strabordantemente nutriente.
Quella fine estate, un giorno, ero in treno con il mio cappello, la mia valigia di pelle stile anni 60 raccattata in garage che dovevo trasportare sottobraccio come una grande e grassa baguette e delle spardine da camminatore impavido e concreto, un po’ “sospeso”, per nulla tecnico ma tanto artistico.. era questa l'immagine che volevo vestire, mi piaceva rappresentarLa, godevo nell'inseguirne il senso per raccontarmi storie grandiose e piene di passione esistenziale, si sa, quando si è innamorati siamo un po’ altrove e gli sguardi degli altri se da una parte possono godere di ciò che noi incarniamo, il miracolo dell'Amore cioè, dall’altra può non accadere e, anzi, può accadere che così conciati produciamo qualcosa simile al disprezzo, un’invidia, un aspro giudizio per ciò che vogliamo sembrare, beh, peggio per loro!! non sanno cosa si perdono, non è dato godere a loro del DOVE siamo noi, al settimo cielo!!
Quel pomeriggio ero in treno dicevo, in un treno a scompartimenti come