L'adolescenza, tra sogni e sfondoni


Per alcuni anni ho lavorato nelle scuole medie, mi piaceva vedere le loro facce la mattina.. un misto tra imminente conato e dedizione altrove! E' un'età esplosiva quella tra i 12 e i 15 anni, c'è sempre un gioco di valori per massa, qualcosa che spinge i ragazzi ad aggrapparsi a sapori trasgressivi, gesti originali, combriccole speciali, rivolte capoccione e sogni senza meta, senza fine, quasi insostanziali per la loro velocità di ricambio. Mi piaceva tantissimo stare in mezzo a loro, ahimè non riuscivo ad esser che un adulto per loro, volevo talvolta scendere di qualche anno per rider a crepapelle o ruzzare ma era difficile, il ruolo stesso di prof tagliava qualche ponte; c'era una ragazzina molto silenziosa, un pò sciagattata nelle movenze, un'artista.. passava il tempo a scarabocchiar su pagine di quaderno disegni comici sulla vita di classe. Era brava, veramente, la cosa che a me faceva impazzire e rider dentro era lo stacco che c'era tra questo suo mondo silenzioso e gli sfondoni incredibili che sparava quando si cercava di toglierla da lì. Lascio qua un suo schizzo, simpatico e pieno d'amore per il prof.


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